Chirurgia Cosmetica Genitale
Chirurgia
Fin dai tempi più remoti, l’uomo ha avuto la necessità di dominare il mondo, fisicamente e psicologicamente. La sessualità e il sesso sono una parte fondamentale di questa necessità. In tempi, dove il sesso è smitizzato e l’approccio alla chirurgica per modificare ciò che viene sentita come un’imperfezione è più accessibile, la chirurgia estetica dei genitali esce dall’ombra in cui era stata relegata della chirurgia classica per affermarsi con un’identità precisa.
Per lungo tempo le uniche correzioni ammesse per i pazienti erano la circoncisione e l’allungamento del frenulo, poi gli allungamenti, gli ingrossamenti, il lifting scrotale e la correzione della vela scrotale divengono patrimonio del chirurgo andrologo come lo era una volta l’implantologia protesica, la vasectomia o la chirurgia del testicolo.
Oltre la tipologia degli interventi si è modificata la tipologia dei pazienti, che da soggetti affetti da patologie evidenti sono portatori di una scelta consapevole di cambiamento.
Interventi effettuabili di Chirurgia Cosmetica Genitale:
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Allungamento ed ingrossamento del pene;
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Riduzione della vela scrotale;
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Lifting scrotale;
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Circoncisione;
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Frenulotomia;
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Incurvamento del pene – Malattia di Peyronie;
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Idrocele;
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Varicocele;
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Chirurgia protesica peniena.
Allungamento del Pene
Chiedersi qual è la lunghezza giusta del pene, è una domanda che tutti gli uomini, si sono posti nell’arco della propria vita. Al King’s College London è stata effettuata una ricerca che dovrebbe dare una risposta definitiva. I risultati a cui sono giunti i ricercatori permetto di definire le dimensioni considerate “normali”: la lunghezza viene definita, 9 centimetri “a riposo” e 13 centimetri in l’erezione; la circonferenza viene definita come normale , 9 centimetri a riposo e di 11 centimetri, in erezione.
Molti sono però gli uomini che non si sentono a proprio agio con le loro dimensioni, anche se queste sono nella normalità.
Un pene di dimensioni normali, ma che non dia una percezione di normalità o un pene ai limiti inferiori della normalità potrebbe dare disagio al maschio.
Esiste una soluzione sicura e facile da effettuare. L’intervento di allungamento del pene.
L’intervento di allungamento del pene è un intervento che permette di aumentare il pene da un minimo di 1-1,5 centimetri ad un massimo di 3-4 centimetri.
Come funziona? ’intervento consiste nell’incisione del legamento sospensore. Il legamento sospensore è la struttura che trattiene il pene in posizione, a riposo impedisce che scenda e possa lussarsi e in erezione non lo trattiene nel movimento verso l’esterno ma lo trattengono nei movimenti laterali.
Darà danni? No. L’intervento veloce e sicuro, permette di allungare il pene che potrà scivolare in avanti a riposo senza subire diminuzione di dimensioni fisiologiche.
Rimarranno grosse cicatrici molto evidenti? No. Per accedere al legamento si eseguirà una piccola incisione al di sopra della radice del pene, poi questa verrà chiusa lasciando una piccola “Y” poco visibile.
Possono essere danneggiati i nervi dell’erezione? No. Le strutture nervose dell’erezione si trovano in profondità e non vengono toccate dall’intervento.
Dopo quanto tempo si guarisce? La ripresa completa è solitamente prevista in 20-30 giorni, anche se la caduta dei punti, in condizioni ottimali, dovrebbe avvenire prima, entro il decimo giorno.
Ingrossamento del pene:
Lipopenoscultura con tecnica di Coleman
L’innesto di grasso soprafasciale grazie alla metodica di Coleman, permette di ottenere dei peni più grossi in circonferenza di circa il 30%, ma questo risultato è variabile da soggetto a soggetto e spesso non duraturo nel tempo.
Alcuni pazienti potrebbero essere esclusi dalla procedura per problemi di salute che la metodica potrebbe peggiorare.
Talvolta il risultato estetico a causa della stessa natura dell’adipe potrebbe risultare poco conforme alle aspettative, per questo si consiglia di valutare con lo specialista il risultato atteso.
La metodica è comunque ripetibile.
Riduzione della vela scrotale
La riduzione della vela scrotale è un intervento per ridurre la pelle che unisce lo scroto all’asta. Questa vela riduce le dimensioni dell’asta visibile.
Lifting scrotale
Il lifting scrotale aiuta il paziente a ridurre la dimensione della borsa scrotale sia per problemi fisiologici che per problemi post operatori.
La riduzione della borsa scrotale permette di ridurre il fastidio durante i rapporti sessuali e ringiovanire l’aspetto dei genitali.
Ci vogliono dai 30 minuti a poco più di un’ora a seconda della complessità.
Non vengono interessati né il pene né l’uretra quando viene ridotto lo scroto.
Circoncisione
La circoncisione è una pratica antichissima praticata e documentata fin dai tempi degli egizi.
Dal latino ”circum” (intorno) e ”caedere” (tagliare), quindi ”tagliare intorno”, il termine ”circoncisione” indica l’escissione parziale o totale del prepuzio. Questa operazione era eseguita da tempi antichissimi come documentato dalla descrizione che gli antichi Egizi ne davano nel cosiddetto Papiro di Ebers.
La circoncisione è un piccolo intervento chirurgico che rimuove il prepuzio totalmente o parzialmente, determinando quindi la scopertura (totale o parziale) permanente del glande.
Il prepuzio è infatti la pelle che normalmente ricopre il glande quando il pene non è in erezione. Spesso insieme alla circoncisione vera e propria viene contestualmente eseguita anche la frenulotomia cioè la rimozione del frenulo o il suo prolungamento.
E’ un intervento che non richiede il ricovero notturno.
In Italia non è una pratica diffusa se non per motivi religiosi e culturali o per motivi patologici che vanno dalla fimosi (congenita o acquisita) alle balanopostiti recidivanti.
Sebbene sia effettuata in genere in giovane età la circoncisione può essere eseguita anche da adulti.
Frenulotomia
Il frenulo è quella struttura anatomica che unisce il prepuzio al glande.
Talvolta, in situazioni particolari come infezioni o traumi, questo si sclerotizza, cioè diviene meno elastico e tende a rompersi ed a accorciarsi, procurando dolore e talvolta sanguinando. La frenulotomia è l’intervento che permette di liberare il prepuzio permettendo il completo scorrimento di questo e la scopertura del glande.
La frenulotomia è una delle terapie utilizzate nell’eiaculazione precoce. L’intervento per liberare il frenulo talvolta permette di allungare il pene durante l’erezione.
Malattia di Peyronie – incurvamento del pene:
Corporoplastica sec. Nesbit
La corporoplastica sec Nesbit è la tecnica più diffusa per la riparazione degli incurvamenti penieni.
La tecnica prevede una piccola serie di incisioni sul lato opposto dell’incurvamento e poi la sutura di questi.
La metodica ha un’ottima riuscita sull’incurvamento, purtroppo accorcia il pene. Può essere associata a tecniche di allungamento o liposuzione del pube.
Idrocele
L’idrocele è una raccolta di liquido nello scroto dovuto, usualmente ad una infiammazione.
La terapia è unicamente chirurgica, le aspirazioni si sono rivelate spesso delle procedure non definitive.
Dopo l’intervento, talvolta, può capitare che si riformi un accumulo di liquido e questo è detto idrocele saccato.
Difficilmente è una patologia bilaterale. Non è pericoloso, ma se voluminoso, spesso altera la figura corporea e la percezione del proprio io.
Varicocele
Patologia legata alla fertilità. È fondamentalmente una vena varicosa. La soluzione spesso è solo chirurgica, tramite la legatura.
L’alterato reflusso di sangue dal testicolo aumenta la temperatura di questo e quindi la produzione di spermatozoi. Altre volte può manifestarsi con dolore all’inguine e se la terapia medica fallisce allora la scelta diviene chirurgica. Raramente il problema è dato dal grosso spessore provocato dalle vene contorte e dilatate che si trovano nello scroto che possono dare fastidio.
Protesi Peniene
Intervento funzionale e non estetico, si esegue quando vi sono deficit erettili (DE) importanti o in presenza di curvature importanti (>70-90 gradi) e complesse.
Si esegue tramite incisione penoscrotale (al di sotto del pene) o infrapubica (al disopra del pene) a seconda della complessità della situazione l’intervento può durare da un’ora a tre ore.
È un intervento, che pur semplice, ha molte complessità tecniche sia dalla protesi che dalle possibili conseguenze successive.
L’intervento richiede un alto grado di specializzazione sia dell’operatore che dell’equipe medica ed infermieristica.